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L’Ambasciata d’Italia a Minsk promuove il cibo sostenibile e sano e la cultura del mangiare bene 

L’Ambasciata d’Italia a Minsk in collaborazione con l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART) dell’Unione delle Camere di Commercio d’Italia (Unioncamere) ha ospitato il 3 giugno un evento per promuovere l’accesso dei prodotti di qualità al mercato bielorusso e per migliorare la cultura del buon mangiare nei ristoranti bielorussi che si specializzano nella cucina italiana.
La Repubblica di Belarus costituisce un mercato sempre più importante per l’Italia dal punto di vista del turismo e dell’enogastronomia. Molti bielorussi amano la cucina italiana e la ricercano anche in patria. Al fine di garantire la massima qualità delle pietanze e del servizio e promuovere un network di collaborazione nel mondo della ristorazione italiana e dell’import-export, l’ISNART ha deciso di promuovere la propria certificazione dei ristoranti italiani in Bielorussia.
Il protocollo della certificazione “Ospitalità italiana” prevede una serie di requisiti. Ad esempio, una parte dei prodotti deve essere della provenienza italiana, e i chef devono dimostrare di aver maturato un’esperienza lavorativa in Italia. L’ottenimento del marchio non comporta spese per i ristoranti certificati. L’ispettore ISNART in Bielorussia è Renato Cucinotta.
Ambasciatore d’Italia a Minsk Stefano Bianchi: “La cucina italiana è una delle più popolari e delle più imitate al mondo. Purtroppo, spesso taluni ristoranti propongono come italiani i piatti di caratteristiche e qualità ben lontane da quelle autentiche. Per questo è necessaria una corretta presentazione della cultura e tradizioni enogastronomiche italiane. Abbiamo sostenuto l’idea di introdurre in Bielorussia l’attuale sistema di certificazione, e ci aspettiamo che questa iniziativa offrirà al consumatore bielorusso una garanzia ufficiale di genuinità nei ristoranti italiani”.
Il mercato dei prodotti agroalimentari italiani contraffatti ammonta ai 21 miliardi di euro, secondo i dati della federazione Coldiretti. Si tratta dei prodotti “Italian sounding” che non rispettano i requisiti di qualità italiana e del luogo di produzione. Questo sicuramente disorienta e danneggia il consumatore. In particolare, nei ristoranti è talvolta difficile risalire alla provenienza degli ingredienti delle pietanze, e la certificazione “Ospitalità italiana” può contribuire alla maggiore tutela dei clienti.
La Repubblica di Belarus entra oggi fra i sessanta paesi del mondo nei quali la certificazione è adottata. In Europa, essa è già presente in Austria, Albania, Belgio, Bulgaria, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Grecia, Spania, Malta, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Romania, Serbia, Slovacchia, Ucraina, Francia, Repubblica Ceca, Svizzera e Svezia.

Contatti:
Iryna Sivertsava
Ufficio stampa dell’Ambasciata d’Italia a Minsk
Tel. +375 17 203 89 16 – Cell. + 375 44 58 917 58
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cucinottarenato-food@yahoo.it